sabato 23 febbraio 2013

Lavorare gratis! Un'antitesi di moda!

Cari navigatori,
la mia assenza dal blog è assolutamente premeditata. Credo capiti a ciascuno di noi di voler stare in silenzio, con se stessi e meditare sul cosa fare, su ciò che si è fatto e sui progetti futuri. In questi momenti aumenta non solo l'osservazione di se stessi ma anche quella altrui.

Attorno a me, tra testimonianze lette sui giornali, social network e testimonianze a livello "reale" face to face, un tema pare diventare motivo di grande sofferenza tra i giovani e non solo: lavorare senza guadagnare!
Voi mi direte, eh Claudia, questa è la crisi, chi vuoi che guadagni tra noi umani sempliciotti senza un conto in banca dorato!!! In parte potrei darvi ragione, in parte no.



Dilagano diversi slogan pericolosi:

ABBIAMO FATTO TUTTO A GRATIS!

DAI FAI QUESTO LAVORO E POI TE LO PAGO APPENA POSSO!

SEI SOLO UN/UNA STAGISTA ( SCHIAVO MODERNO)

NON POSSO DARTI NEMMENO UN RIMBORSO SPESA!

DAI I SOLDI ORA NON TI SERVONO, PENSA ALLA PUBBLICITà CHE TI FAI!

NON MI INTERESSANO I PROFESSIONISTI MA GENTE CHE LAVORA ( A GRATIS)!



Potrei andare avanti nel citare queste assurde e mortificanti affermazioni!!!

Le uniche cose che si donano gratis sono i sentimenti, i gesti di carità, l'amore verso il prossimo.

Ma aprite bene le orecchie: IL LAVORO VA RETRIBUITO!

Ed ecco che i nostri progetti imprenditoriali e di lavoro autonomo assumono la forma di montagne sempre più dure da scalare! Per non parlare della gravosa situazione economica che va a pesare sulla famiglia e sulla serenità di chi è dentro questa gabbia!

Dover arrivare a fine mese con l'acqua alla gola per pagare tutte le tasse, avere almeno un rimborso spese e un riconoscimento per il lavoro fatto!

Vergogna!

Nel campo turistico questa è routine... Lo scoraggiamento è una brutta bestia con cui si deve lottare ogni giorno. Settori come il marketing e la pubblicità vengono talmente sottovalutati da essere ritenuti non retribuibili e nemmeno tanto importanti... qui in Sardegna.


Questo post non ha valenza di protesta, è semplicemente una breve analisi del trattamento riservato a tanti di noi...

E voi che ne pensate?

Buon blogger viaggio cari navigatori




mercoledì 6 febbraio 2013

SU CRANNOVALI made in Teulada

BuonSalve cari  viaggiatori,
siamo in pieno Carnevale e ogni paese della nostra Sardegna, si organizza per rallegrare questi giorni di piena festa.
Ho già affrontato il tema del Carnevale sardo nello scorso post, quindi oggi mi dedico a raccontarvi la mia personale esperienza in quel di Teulada.


Ammetto di essere totalmente affascinata dal Carnevale e dalla possibilità di poter dare sfogo completo alla fantasia, e far finalmente cadere tutte le maschere che indossiamo nella vita quotidiana. Mi direte ora... Ma Claudia, è proprio in questi giorni che ci possiamo mascherare da ciò che non siamo in realtà! A parer mio proprio ciò che non siamo nella vita quotidiana, o meglio, il nostro modo di mostrarci e vivere in società, ha la possibilità di sfogarsi in tutta la sua pienezza: ecco che ci si può truccare in modo pittoresco, indossare i panni di un nostro supereroe, trasformarci in principesse, rock star, tornare indietro nel tempo fino alla preistoria e via dicendo.
Questa è la magia del Carnevale... Ed ogni anno è un'emozione diversa: abitualmente non corro per strada ricoprendo gli sconosciuti di coriandoli e consegnando chupa chups ai bimbi :P Fantastico!

Teulada, cittadina dell'estremo sud Sardegna, conosciuta come rinomata località turistica, appare tuttavia profondamente legata alle sue tradizioni, tanto da poterla accomunare ai comuni della Barbagia. 
Ecco che questo ibrido culturale si rispecchia anche nel suo carnevale: un mix tra maschere dell'antica tradizione e maschere allegoriche.
Risultato?
Una sfilata fantastica, ordinata, giocosa, emozionante, partecipata, mai volgare, totalmete sostenibile e a misura di turista,
Volti felici e pieni di passione. Anche io mi sono mascherata e ho partecipato alla sfilata nel carro teuladino  "I Migliori anni", nei panni di una Geisha un po' troppo olivastra: mi scappa da ridere nel pensare alla quantità industriale di cerone bianco utilizzato per coprire la mia carnagione !!!

Ora vi lascio alle foto, mix Teuladino :)))







































Buon Blogger viaggio cari navigatori :)