martedì 21 agosto 2012

Intervistando...l'eclettica artigiana Chiara duecentogrammi

Buongiorno cari viaggiatori,
oggi ci trasferiamo nel nord Sardegna in compagnia di Chiara Curreli (Duecento grammi è il suo marchio registrato ), l'eclettica artigiana sassarese, che fa magie con la pasta sintetica, regalandoci monili straordinari.
Io stessa mi sono innamorata delle sue creazioni così originali, colorate, che solo a vederle regalano un sorriso a cinque stelle!
Chiara è giovanissima, ma ha già tanta esperienza alle spalle e una gran voglia di partecipare al grande progetto di cooperazione della comunità sarda.
Ora non vi svelo altro e lascio che sia lei a raccontarsi e condividere i suoi pensieri con noi tutti.

Ecco a voi......

Intervista a Chiara Duecentogrammi

Raccontami qualcosa di te.

Salve a tutti, inizio con ringraziarti per il tuo interesse e farti i complimenti per il tuo progetto, al quale sono orgogliosa di partecipare e dare il mio sostegno. Raccontarmi mi imbarazza un po' , ma chi mi conosce direbbe che sono una ragazza testarda, colorata e chiassosa. Ho 30 anni, vivo a Sassari, la mia città natale ed é qui che quest'anno ho aperto il mio piccolo laboratorio artigianale.
Disegno e creo bijoux in pasta sintetica, prevalentemente in fimo.

Hai lavorato all’estero per cinque anni. Cosa ti ha spinto a lasciare la Sardegna per questo arco di tempo?

Ho sempre avuto il desiderio e la curiosità di viaggiare, nel 2005 feci un viaggio a Siviglia organizzato dalla mia università (Beni culturali). Da subito mi innamorai dell'Andalusia, dei suoi colori, della sua musica e della spensieratezza che si aggirava nell'aria. Nel 2006 decisi di vivere l'esperienza Erasmus e la mia scelta non poteva che ricadere su Siviglia. Ho vissuto la per 5 anni, insieme al mio compagno abbiamo aperto un bar di tapas italiane, ma sapevo che quella non sarebbe stata la mia strada. É stato proprio in questo periodo di incertezza e confusione che ho scoperto l' importanza di avere un lavoro che ti piace, quasi cucito addosso..ho preso coraggio e ho investito tutte le mie energie per rendere quello che fino a quel momento era un semplice hobby, il mio lavoro. L'esperienza Sivigliana mi ha aiutato molto nel mio lavoro, nel confrontarmi con culture diverse, conoscere altri artigiani, diverse forme di creatività e materiali.

Qual è stata invece la “molla” che ti ha fatto decidere di rientrare nella nostra bella Isola?

Stare lontani dalla propria terra ti porta a metterti in discussione, soprattutto mi ha portato a cambiare la maniera di vedere le cose, da lontano tutto è più nitido. Ciò che prima mi stava stretto improvvisamente mi é venuto a mancare, ció che fino a poco tempo fa criticavo, mi spronava a fare qualcosa affinché quella realtá cambiasse. La crisi in Spagna è arrivata prepotentemente, in momenti di difficoltà senti la necessita di ricercare i piccoli piaceri e per quanto mi riguarda, erano tutti legati alla mia terra, la mia famiglia, i miei amici, i piccoli profumi di casa. Dentro di me ho capito che dovevo rientrare in Sardegna, più consapevole delle mie passioni, carica di energia e con una scatola di progetti pronti ad esplodere.

Cosa significa “Duecento grammi”?

Duecentogrammi è un nomignolo legato alla mia magrezza, ma se continuo a non andare in palestra e mangiare una valanga di ravioli ogni domenica a breve dovrò registrare un altro marchio.. [:-)]

Come si svolge una giornata tipica nel tuo laboratorio artigianale?

La mia giornata tipica in laboratorio inizia con un buon caffè. Una volta controllata la mail lavoro sui nuovi ordini. Ritaglio sempre uno spazio per lavorare di istinto, ed è in questo momento che nascono le mie collezioni, ricerco e alimento costantemente il mio stile ed è per questo che non ho un vero e proprio catalogo, difendo la mia fantasia tentando di non legarmi ad una singola tecnica ed è così che ottengo sempre pezzi unici. Propongo sempre pezzi che io stessa indosserei, e penso che sia questa la vera essenza dell'amore che nutro per ciò che faccio, ottenendo un mio stile, riconoscibile e unico.

Le tue creazioni sono esuberanti, colorate, perfettamente curate nei particolari. Riflettono la tua personalità?

Senza ombra di dubbio si. Riflettono i miei stati d'animo, sto vivendo un periodo estremamente felice e penso che questo traspare in ogni mia creazione. Penso che i colori siano l'essenza della nostra percezione, i contrasti ,le sfumature ... Siano il mio modo di vedere la vita.
Una canzone che sento molto mia è " Sfumature" dei 99 posse.
"...capire l'importanza di ogni singolo colore
dipende da noi saperlo collocare bene
ancora da noi, capire il senso nuovo
che può dare all'insieme
che dobbiamo immaginare
Solo noi"..
Ecco, loro sono più bravi di me nell'esprimere un pensiero che condivido in pieno. [;-)]

Sassari turisticamente: pro e contro?

Sassari sta vivendo un momento un po' delicato da questo punto di vista. La città si sta adattando alla nuova ZTL. Io vivo e lavoro in pieno centro storico e sono favorevolissima all'avvio della zona a traffico limitato,  ci sono delle modifiche da apportare. Penso che mai come ora istituzioni, cittadini, commercianti e residenti debbano cooperare a favore della città, apportando progetti concreti, pazienza e buona volontà. Una volta fatto ciò Sassari potrà godere dei benefici di una città turistica, perché ha tutte le carte per poterlo essere. C'è tanto lavoro da fare, non sarà facile e immediato, ma penso che la chiave giusta sia la collaborazione e la volontà di mettersi al passo con i tempi. La crisi si sente quasi in ogni settore, bisogna avere il triplo delle energie per affrontarla e non subirla e se questo significa triplicare i nostri sacrifici per dare futuro alla nostra città e ai nostri figli, penso che questo debba essere fatto.

Un tuo pensiero sulla coesione della comunità sarda. Siamo davvero un popolo così unito, come quello che si vede quando sventoliamo la bandiera dei quattro mori?

Se non in tempi di crisi quando dovremmo concretizzare questo sentimento? Mi collego al discorso di prima, la collaborazione penso sia un buon mezzo per risolvere quei problemi che ci portiamo avanti da tempo.

Perché in Sardegna, a parer tuo è così difficile cooperare? Sarà questo uno dei motivi per cui il turismo e anche le piccole e medie imprese, stentano a decollare?

Ci adiriamo quando ci dicono di essere bassi e testardi, dovremmo prendere la nostra testardaggine come elemento di orgoglio e utilizzarla come nostra forza. Da questo punto di vista sono estremamente positiva perché attorno a me vedo molte persone capaci, con talento e ottime idee. Non è importante che siano tutte, l'importante è dare spazio e incentivare chi crede nel futuro di questa terra. Per far ciò le istituzioni hanno un ruolo fondamentale, spero che si sveglino, si ringiovaniscano e che aiutino chi come noi vuole fare qualcosa di diverso, innovativo e concreto. Ma non dimentichiamoci che la nostra prima risorsa siamo noi, se usassimo le nostre mani solo per puntare il dito al nostro vicino...tutto ciò non avrebbe alcun senso.

Siamo coetanee. Lottiamo per la nostra Sardegna. Forse alcune volte becchiamo pure delle amare delusioni. Perché dovremmo continuare e tener duro?

Perché è la nostra terra e oltre il piacere abbiamo il dovere di amarla

Chiudi gli occhi e pensa a ciò che ami della Sardegna. Ora scrivi di getto cosa hai pensato.

Amo le persone che l'hanno vissuta e la amano, amo il mare come ogni sardo; mi piace il profumo della salsedine e non mi infastidisce sentirla sulla pelle; amo i profumi della Barbagia e mi emoziono davanti al suo folklore e per questo devo ringraziare la mia famiglia e la mia esperienza all'estero per avermi fatto sentire la mancanza di questa terra meravigliosa.

Un pensiero di protesta e un pensiero di speranza.

Il pensiero di protesta riguarda la scarsità di meritocrazia nel sistema italiano, è un aspetto che mi fa ribrezzo e rabbia. Un pensiero di speranza è rivolto a noi giovani, al talento e alla forza di volontà di chi come me sta investendo tutto se stesso in un progetto credendoci fino in fondo. Suerte!

Grazie Chiara, è un piacere dialogare con te. E devo ammettere che non sono rimasta immune alle tue creazioni.
Si cari navigatori,scrivendo questo post e guardando i capolavori di Chiara, siamo giunte a concludere una transazione: collana + cerchietto abbinati :)
Questi gioielli trasmettono l'allegria  e l'entusiamo della giovane artigiana, ma rispecchiano anche i colori e l'eterogeneità del paesaggio, delle tradizioni, della cultura della nostra isola.
Talenti come lei fanno parte del nostro patrimonio sardo!
Unite per un grande progetto: la cooperazione dei sardi!
Noi intanto nel nostro piccolo attiviamo la nostra collaborazione :)
Grazie Chiara, noi ci sentiamo dopo per i dati del pagamento (ahahhaah) e a voi cari navigatori auguro un buon BloggerViaggio e visitate la pagina di Chiara Curreli: Duecentogrammi ,il suo blog e il suo sito web
Godetevi alcuni dei lavori di Chiara Curreli :)



















 FANTASTICHE CREAZIONI!!!!! *_*


7 commenti:

  1. Complimenti a Chiara e Claudia!

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  2. (sì però eclettica si scrive con una c sola)

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  3. ahahaa hai ragione :P ogni tanto qualche errorino lo faccio :P

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  4. ho fatto una ricerca e si possono utilizzare anche due "c". forsa una forma in disuso. cmq grazie della segnalazione :)))

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  5. complimenti a chiara per i suoi bellissimi lavori e a te claudia per questo blog e per quello che fai, la sardegna noi giovani abbiamo bisogno di rinascere di dare sfogo alla nostra creatività, e da qui inventarci un lavoro che dia opportunità a una terra spesso solo vista per il suo sole e mare, ma la sardegna è altro e fatta di volti che hanno voglia di fare e riuscire di dare qualcosa di buono per il futuro.

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  6. bellissima intervista! parole dettate dalla voglia di essere se stessi. brava claudia per le tue domande e brava chiara che è sempre molto diretta.auguri!

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