mercoledì 8 agosto 2012

Intervistando...le straordinarie “DONNE DEL NUORESE”


Cari navigatori del Web,
sono molto onorata di condividere con voi l'intervista alle DONNE DEL NUORESE, fan page di facebook che ha raggiunto un grado di apprezzamento elevatissimo! Quasi 26,000 Likes! Fantastiche. Tradizione, attualità, news, eventi e tanta tanta passione: questi sono gli ingredienti vincenti che hanno conquistato il cuore del popolo facebook e non solo! Donne sarde straordinarie!
Ma non attendo oltre e via all'intervista!
 
Le  “DONNE DEL NUORESE” si raccontano


 C: Innanzitutto grazie per avermi concesso la possibilità di intervistarvi! Siete state gentilissime sin dal primo mio contatto. La vostra pagina facebook ha raggiunto un altissimo valore di gradimento. 
      Quando e come è nata questa vostra iniziativa?
 
Vedere quel numeretto, in alto sulla nostra pagina, ci fa venire la pelle d’oca. 
La nostra iniziativa è nata casualmente,  nel 2008. Volevamo creare una sorta di fototeca, di archivio, una vetrina che esponesse tutte le perle preziose della nostra Provincia che è caratterizzata da un arcipelago di diversità, legate soprattutto alla figura femminile. In questi 4 anni siamo cresciuti e adesso  non pubblichiamo più soltanto foto e video ma diamo uno sguardo all’attualità sarda, agli eventi, alle mobilitazioni sociali che riguardano il nostro territorio, alle tradizioni ecc. ecc.

C: Potete descrivere le caratteristiche e le peculiarità che secondo voi contraddistinguono la donna sarda?

Quando pensiamo alle donne sarde ci vengono in mente due aggettivi: fiere e orgogliose. Le donne sarde hanno una femminilità importante, poco ostentata che rispetta dei canoni di compostezza e austerità, ma che si modella inevitabilmente con i tempi che cambiano.

 C: Io sono una ragazza campidanese, voi donne nuoresi. Pensate ci sia differenza nella mentalità delle donne del sud e del centro Sardegna? Più in generale la nostra cultura, il nostro stile di vita, modo di pensare, lo ritenete uguale o notate alcune importanti differenze?

Forse prima, nel passato si notava subito la differenza di cultura e mentalità. Con l’avvento della globalizzazione, sta scomparendo questa netta divisione. Ormai si punta sul global più che su local, le nuove generazioni non pensano più alla lingua sarda, a mantenere vive le tradizioni e l’identità. Elementi che stavano alla base di queste “differenze”.
   
C: Secondo voi, i sardi, amano la propria terra al punto di decidere di unirsi e cooperare sul serio per una sua crescita, mettendo da parte le voci soliste e lavorando come un grande coro?

Qualcuno diceva: “Pocos, locos y mal unidos”. Bisogna lavorare e abbattere questa mentalità. Crediamo che sotto questo aspetto di terra che dorme, che si fa sfruttare e violentare, si nascondono tante idee e iniziative vive. È fondamentale fare rete. Noi ci speriamo.

C:  Quale consiglio potreste dare ad una ragazza/o che come me vuol far strada nel campo turistico e non trova spazio nonostante la grande professionalità ed esperienza? Molti talenti sardi sono costretti ad emigrare perché qui non vengono apprezzati, purtroppo.

Il consiglio è quello di mettersi sempre in gioco, di innovarsi, di rischiare. La Sardegna ha bisogno di giovani che hanno voglio di creare, di mettere assieme professionalità ed esperienze.  Siete una risorsa da valorizzare, fondamentale per la nostra terra. Bisogna vedere l’insularità come opportunità e non come prigione.

C: Potete elencarmi cinque cose che assolutamente un turista deve visitare nel nuorese? E potete indicarmi anche cinque cose che andrebbero valorizzate ( monumenti, tipicità,feste, sagre,etc).

Il turismo delle zone interne è tutto da rifare.  Ad oggi non è ancora una risorsa economica sviluppata. Serve un progetto condiviso con tutte le parti sociali, che parli di sviluppo, di coesione. Servono i fondi, anche quelli. Serve anche una politica che sia meno “Cagliari-centrica”.
Abbiamo un patrimonio illimitato, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista culturale. Ricordiamo che Nuoro viene considerata l’Atene Sarda. Musei, chiese, parco letterario, tante sagre e molte feste, tanti riti. Non ci sentiamo di ridurre questo immenso elenco solo a cinque “cose”!

C:  Credete sia possibile riuscire a creare una rete di turismo integrato, ossia una Sardegna unita nell’offrire servizi ai turisti, nell’avere un’unica immagine, sempre salvaguardando l’identità locale delle singole comunità?

Lo speriamo vivamente, confidiamo nei giovani intraprendenti come te! C’è bisogno di rilanciare il turismo,  di ritornare ad essere competitivi e puntare sulla destagionalizzazione, la Sardegna non deve solo esistere per tre mesi l'anno per poi tornare ad essere terra di frontiera durante gli altri 9 mesi.  Il mare è un formidabile attrattore, è il nostro pilastro. Ma a questo vanno affiancati elementi che noi sardi trascuriamo con superficialità.

C:   Perché un turista dovrebbe scegliere la Sardegna come meta delle sue vacanze?

Perché è una terra unica. Un'isola nel mezzo del Mediterraneo. È una terra aspra, a volte incompresa. Forte come il popolo che ci vive. La terra del silenzio dei luoghi, della riservatezza. Una terra  che ti da la percezione di essere un po’ fuori dal tempo con la sua storia, la sua identità, le sue tradizioni.

  C: Da qualche tempo sta spopolando la vostra rubrica la “Monni Lisa”, un’idea davvero molto originale. Tecnicamente si tratta di marketing non convenzionale: tramite un’idea così creativa si ha la possibilità di mostrare gli abiti tradizionali sardi. Come è nata questa iniziativa?
È nata per gioco. In realtà stavamo navigando sul web e abbiamo trovato l’immagine di “Monni Lisa” con  l’abito tradizionale di Sarule. La cosa ci ha divertito tantissimo, l’abbiamo pubblicata sulla nostra fan page e il giorno dopo abbiamo addirittura trovato un articolo su La Nuova Sardegna e numerosissimi consensi. Abbiamo contattato l’autore dei fotomontaggi, Francesco Mura, ed è nata una collaborazione spontanea. E’ una rubrica ironica, un nuovo modo per mostrare e far conoscere gli abiti tradizionali sardi con l’intento di far strappare un sorriso!

C: Per terminare, io vi ringrazio ancora tantissimo e vi chiedo un’ultima cosa: se poteste creare uno slogan o una frase per la Sardegna, o per il nuorese, cosa proporreste?
La Sardegna non è un isola,  è uno stato d' animo.
C: Vi ringrazio di cuore. Condivido il vostro pensiero, la forte necessità di ottenere fondi ma anche di ottenerli presentando un progetto valido, di riproposizione di un discorso turistico importante.
Le forze sociali devono collaborare attivamente e trovare davvero la via per far finalmente decollare un turismo florido 12 mesi su 12. L'immenso patrimonio storico, culturale e naturalistico che si cela e purtroppo qualche volta viene anche nascosto, freme per uscire allo scoperto. E se qualcuno avanza teorie sulla Sardegna come vecchia Atlantide, noi gli dimostreremo che siamo una Nuova Atlantide!
Anzi ripensandoci, altro che Atlantide, SARDEGNA!!!!!!!!! Amore incondizionato :)

Le DONNE DEL NUORESE continuano la loro preziosa opera di sponsorizzazione della nostra cultura, affinchè le nuove generazioni non si scordino da dove provengano e traggano spunti per una nuova via di crescita.
Tradizione e innovazione si sposano: un connubio perfetto e la nostra carta vincente!
Ecco la loro fan page: DONNE DEL NUORESE
Seguitele seguitele seguitele!

Saluti a tutti viaggiatori e un grazie di cuore alle DONNE SARDE.

6 commenti:

  1. Bellissima intervista, complimenti anke per il blog!

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  2. Molto interessante!!! bellissime parole e altrettanti spunti veramente importanti!! continua cosi!!

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    1. La collaborazione fa nascere cose straordinarie... continuerò questo percorso intrapreso :) Grazie :)

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  3. E questo è solo l'inizio ;)
    Cinzia

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  4. apprezzo tantissimo le DONNE DEL NUORESE e le loro pubblicazioni su fb, ho trovato molto interessante la tua intervista, complimenti e buon lavoro
    ciao Imma da <nuoro

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