venerdì 31 agosto 2012

Intervistando....il designer di moda Matteo Mossa

BuonSalve a tutti voi navigatori.

Oggi ci addentriamo nel mondo della moda e della creatività espressa alla massima potenza.

Matteo Mossa, in arte Matteo M Design, è un giovane stilista emergente che unisce tradizione e innovazione nelle sue creazioni. 

Il suo telaio sforna veri e propri capolavori tessili.

Non attendiamo oltre e...... via!

 

Intervista a Matteo M Design

Domanda di rito.Raccontaci qualcosa di te.

Sono nato a Cagliari ma abito a San Sperate. Mi sono diplomato presso l’Istituto Tecnico per Geometri “Nervi” di Cagliari nel periodo in cui fioccavano i geometri e pensavo di poter trovare subito lavoro nel campo, ma mi sbagliavo. Dopo vari lavori stagionali, dalla raccolta della frutta, ai miniclub della Sardegna al bagnino, mi sono seduto nel tavolo di casa mia a riflettere su quale altro mestiere avrei potuto fare. Dopo avere sbirciato su un sito di arte medievale trovai il disegno di un telaio a cornice.  In seguito a vari tentativi ne costruii uno. Era il momento del collaudo: presi dello spago per pacchi (materiale reperibile con pochi soldi vista la mia condizione di disoccupato) e  creai il mio primo pezzo di tessuto. Da quel momento scoprii la giusta ricetta antidisoccupazione che poteva fare al caso mio: reinventare e scoprire un antico mestiere  che mi affascinava.

Come nasce la tua passione per la moda?

Già da piccoli la mia mamma Dolores ci faceva veder delle emittenti regionali che parlavano della cultura della nostra isola e fui colpito dalle passerelle di alta moda sarda, da Modolo a Tony Joshua Sanna etc… dalle belle modelle e dalle affascinanti creazioni; dopo vari scarabocchi sui fogli e collage di vestiti trovati su volantini che pubblicizzavano abbigliamento, mi chiesi se un giorno avrei potuto partecipare anche io a una di quelle sfilate.

Tu sei un giovane designer, ma utilizzi strumenti tradizionali per creare i tuoi capi. Descrivici un po’ di cosa ti occupi esattamente. 

Il mio motto è Moda arte e Telaio. Gli strumenti che uso sono due tipi di telaio: uno a cornice orizzontale e l’altro verticale costruiti da me, anche per dimostrare che con costo iniziale zero si può avere uno strumento per reinventarsi un mestiere. Mi definisco, se cosi si può dire,  un tessitore  un po’ speciale: non mi occupo di tessere tappeti tradizionali, poichè in Sardegna ne vediamo di favolosi, bensì disegno e creo abiti, dettagli ed accessori per l’alta moda tessuti interamente a mano senza l’utilizzo di alcun liccio. Inoltre creo anche arazzi artistici moderni.
Il mio intento è quindi di far "calcare" la passerella agli arazzi tipici che troviamo appesi nei muri delle case: essi prendono vita per una notte negli abiti delle giovani modelle.

Moda. La Sardegna come si pone rispetto a questo settore economico? Perché, a parer tuo, questo settore stenta a decollare?

E' un settore inanzittutto poco conosciuto e sempre meno nei palinsesti delle tv regionali si vedono delle sfilate. Inoltre mancano proprio i fondi per lanciare questo settore.

Cosa porti della Sardegna nelle tue creazioni?

I simboli degli antichi popoli sardi, i colori e le forme in chiave moderna dei costumi tradizionali ed i filati preziosi in lino seta e lana.

Sardegna & turismo. Un pro & un contro.

Un pro-turismo: Il turista deve essere veicolo per gli scambi culturali, una sorta di Cuncambias tra le diverse tradizioni e culture.
Un contro-turismo: il turista che getta i rifiuti dal proprio camper o li abbandona nelle spiagge. Occorre più rispetto per l'ambiente.

Il tuo prossimo progetto?

Riuscire a portare le mie creazioni nelle passerelle internazionali per far conoscere la cultura e le tradizioni della nostra Isola rivisitate in chiave moderna. Per ora partirò il 22 settembre per assistere alla premiazione del Concorso Internazionale di tessitura "Trame a Corte di Parma" in occasione  dei 150 anni dalla morte di Gustav Klimt. Il 23 settembre verrà decretato il vincitore ed io sono tra i finalisti.

Credi che la Sardegna dia sufficiente spazio ai giovani creativi come te? Come pensi possiate ottenere una maggiore visibilità?

Occorrerebbe organizzare una convention come quella a cui parteciperò con un mio arazzo dall' 11 al 14 settembre: "Kreativ" a Bolzano. Sarebbe l'occasione per tutti noi creativi isolani per mostrare e dimostrare ciò che sappiamo fare.

Un cambiamento dell’economia sarda può avvenire con una rinnovata collaborazione, ispirata ai principi di una comunità sarda più coesa, cosciente delle proprie potenzialità e tradizioni?

Penso proprio di si. L’importante è non avere rivalità o competere come diciamo noi a chi sia “Su Mellus”.

Con te la tradizione vive e trova nuove strade e modalità di espressione.
Sei una persona che indubbiamente ama la Sardegna. Pensi di continuare qui il tuo cammino professionale?

Dove sarà il luogo in cui la mente si siederà a ragionare non avrà importanza, potrà essere anche all’ estero. L’importante è continuare a far rivivere nelle mie creazioni i simboli e la cultura delle mie radici sarde per farle conoscere ovunque.

Perché portare avanti le tradizioni della nostra terra? Lancia un messaggio ai giovani e non che stanno perdendo il senso identitario sardo.

Non trascurate le tradizioni e la cultura della nostra Isola. Non abbandonate gli antichi mestieri perchè sono lo strumento di comunicazione tra i popoli.


Borse accessori
Tapestry "Sardinian Warrior" designed and weaving by Matteo M Desing


sflilata Sestu Tony Joshua Sanna ( in questo abito tessiture di MatteoMossa) Model : Valentina Vallascas



Arazzo da passerella "FEMMINAS"
grembiule in lana con disegno centrale in lino
presentato per l'esposizione itinerante WoolArt Parma in occasione della riscoperta della lana della razza autoctona del Corniglio

Tapestry "mediterranean simbols" designed and weaving made Matteo M Desing



Grazie Matteo per questa tua intervista e per aver condiviso con noi la tua vita, l'arte e il pensiero che c'è dietro ogni tua creazione. Matteo è l'esempio che con il talento e la fantasia si può creare qualcosa di unico nonostante il budget limitato. La tradizione rivive, in modo attuale e artistico. Anche questa è la Sardegna. Moda e genialità. Il mio augurio va a tutti gli stilisti emergenti affinchè riescano a creare un vero e proprio comparto economico della moda sarda!!! Siamo con voi!!!

Grazie per la vostra attenzione e auguro a tutti voi, miei cari lettori, un buon bloggerViaggio

giovedì 30 agosto 2012

Come nasce una località turistica? Scopriamolo con "Bronzetta" (parte 3)

Buonasera cari navigatori,
le vicessitudini di Bronzetta non sono certo terminate! Anzi entriamo ora nel vivo della storia, nel clou del suo
sviluppo come ambita meta turistica sarda. La strada è lunga e tortuosa, tra soddisfazioni, nuovi guadagni e tante rinunce, i nostri bronzettini si ritrovano ad un grande bivio.

Immergiamoci nella storia e trasferiamoci subito a Bronzetta...



Come Bronzetta divenne una rinomata destinazione turistica

Frenesia. Confusione. Agitazione. Euforia. Slancio. Gli abitanti di Bronzetta furono invasi da nuove emozioni e stati d'animo: l'estate era alle porte e il paesino pullulava di tecnici, archeologi, turisti. Era il caos più totale.
Le greggi confinate nelle montagne brucavano la poca erba verde rimasta... Gli scavi archeologici si erano moltiplicati, da quando erano state rinvenute preziose spade risalenti all'epoca dei popoli del mare...e piano piano dal sottosuolo emergevano antiche costruzioni coniche... 
Il conte Shardana restò stupito da questo enorme cambiamento: i bronzettini avevano bisogno di un grande aiuto. Convocò nella sua tenuta i personaggi influenti dei vicini paesi per studiare un piano d'azione.
Ecco che giunse il marchese Jolao, dal paesello di Dedalo; arrivò anche il barone Manticle da Pausania. E molti altri si radunarono attorno al grande tavolo intarsiato d'oro del conte Sharadana.
Fu così che venne studiato un apposito progetto di turismo integrato: i paesi del circondario si unirono per costruire nuove infrastrutture, quali strade e ponti, alberghi, ristoranti e centri servizi per turisti e cittadini. Fu anche dato avvio al progetto di un grande museo in cui sarebbero stati esposti tutti i reperti rinvenuti nei territori interessati. Ecco che iniziò la cooperazione e nacque l'Unione dei Dan.
Immediatamente, si diede inizio a tutti i lavori pubblici. 
Bronzetta stava cambiando volto. Accanto alle viuzze strette e irregolari, si affiancarono grandi costruzioni in cemento. Le anziane bronzettine, imperterrite, continuavano a ricamare sedute davanti alle loro case in ladiri... impassibili di fronte al cambiamento.
I bambini giocavano nei pochi spazi rimasti e si intristivano nel vedere i loro campi rubati dagli stranieri.
I cambiamenti economici mutano il volto delle città, delle campagne, del mare...cambiano la mentalità della gente...spesso occorre del tempo prima che ci si renda conto che le tradizioni, le proprie origini non possono essere soffocate dal cemento e dai guadagni stratosferici, poichè esse riemergono con vigore nel momento in cui l'identità di una comunità si sta lentamente spegnendo. 
Bronzetta era entrata nella terza fase del ciclo di vita di una destinazione turistica: la fase dello sviluppo. Un momento cruciale per la crescita turistica: sono necessarie nuove infrastrutture, servizi, nuova forza lavoro dai territori circostanti. Il numero dei visitatori è talmente alto che supera quello dei residenti. L'effetto di questo cambiamento inizia a gravare sul territorio. La ricchezza economica cresce a dismisura, ma a quale costo?
Le imponenti scogliere dei grandi guerrieri ancora vigilavano sul paese e forse il loro compito stava per cominciare.....
Ma questo lo scopriremo solo più avanti....

Continuate a seguire le vicessitudini di Bronzetta .....Per ora auguro a tutti un buon bloggerViaggio:)



mercoledì 29 agosto 2012

"Obiettivo....Sardegna" con la talentuosa Federica Turtas

BuonSalve, cari navigatori.
Continuo a ricevere foto stupende della nostra bellissima Sardegna e restar sempre più colpita dal talento dei fotografi sardi. Oggi condivide con noi il suo speciale sguardo sull'isola, una giovanissima e raffinata fotografa: Federica Turtas. Una carrellata di foto meravigliose accompagnate da parole delicate. 
Non vedete l'ora di vedere questi scatti? E allora eccoli :) Ma prima.... si un attimino ancora di pazienza perchè scopriamo qualcosa su di lei...

Federica si racconta attraverso le sue parole e le su foto...
Non parlo mai tanto di me.. e come già sai non mi considero una fotografa, devo studiare ancora tanto per potermi definire così e diventare una fotografa con la F maiuscola! Ho sicuramente ancora tanto da imparare nell'ambito fotografico e non solo... penso che nella vita ci sia sempre da imparare.. bisogna continuamente cercare dei buoni motivi per migliorare!
Ho sempre amato la fotografia, anche se purtroppo non ne ho fatto il mio lavoro ...e solo negli ultimi anni ho deciso di coltivare questa grande passione.
La fotografia deve suscitare un’emozione ... adoro catturare attimi di vita semplici e spontanei come il sorriso di un bambino o una timida carezza e riviverli ogni volta che riguardo quell'immagine, anche a distanza di anni.

Adoro fare foto naturalistiche nella mia amata terra: la Sardegna. Adoro l'odore del mare, della campagna, della pioggia estiva e della terra bagnata. Sarebbe fantastico che impresso nella fotografia rimanesse anche il profumo di quell'attimo!
Quanto amo questa terra! Penso che non riuscirei a starne lontana. La Sardegna è una terra ricca di ogni bene ... offre ancora luoghi incontaminati, paesaggi sorprendenti e sempre diversi... sapori inimitabili .. e il popolo sardo è un popolo semplice e ricco di sentimenti. A volte, guardando certi paesaggi mi ritrovo a pensare che sono stata molto fortunata ad essere nata qui! .. però a mio parere la Sardegna non è valorizzata abbastanza... bisognerebbe valorizzare maggiormente la lingua sarda, la storia, le tradizioni, la musica popolare, insomma tutto ciò che ci riavvicini alla radici della cultura sarda; favorire il turismo che purtroppo con la crisi degli ultimi anni è diminuito tantissimo. Io potrò dare il mio piccolo contributo mettendo a disposizione i miei semplici e umili scatti (ma indubbiamente ricchi di emozioni) e mostrando al mondo la bellezza di questa meravigliosa terra.

 I suoi scatti...

Stanca e debole come una foglia in Autunno. Cerca di sopravvivere.. ma lentamente muore
Chia. Campana
Is Arenas Biancas

Sartiglia - Un cavallo può prestare al suo cavaliere la velocità e la forza di cui manca; ma il cavaliere assennato tiene ben presente che si tratta soltanto di un prestito. - Pam Brown -

Masua. Pan di Zucchero

Non sprecate tempo a cercare gli ostacoli!!! Potrebbero non esistere!!!

Masua – Pan di Zucchero
Murale – L'arte di dipingere

Murale - La porta di pietra

Nora - Non accontentarti dell'orizzonte .. cerca l'infinito!
Cortes Apertas – Meana Sardo - Sa samunadura de sa lana

Sartiglia - Corsa per la Stella... tra i calorosi applausi della folla

Sarroch – Profumo di campagna

Cortes Apertas – Meana Sardo
Antico paese

Raccontami una storia mediterranea...

L'attesa
Impronte di Vita – La perla Marina

La strada per la felicità
Volo libero

Balle di fieno

Un Amicizia grande come il mare . . . .
Chia – Perigeo - 19 marzo 2011


 Chia – Perigeo - 19 marzo 2011 - Un giorno vorrei stare sulla Luna, guardare giù attraverso un quarto di milione di miglia
e dire: “C’è davvero una bellissima Terra questa notte”. William H. Rankin
Chia – Perigeo - 19 marzo 2011

Cascata luminosa e trasparente Is Molas

Is Molas
Riflessi di cielo, Pula


Dillo con un fiore. Nora



Dopo aver visto le incantevoli foto di Federica, la voglia di amare questa nostra terra cresce sempre più.
Un vero paradiso. E seppur qualche problemino (problemone) c'è, per oggi sorvoliamo e ci godiamo la bellezza di una terra senza tempo.
Grazie Federica per la tua collaborazione e ancora complimentissimi!!!

A tutti voi, cari lettori, auguro un buon bloggerViaggio.