mercoledì 25 luglio 2012

Il turismo sostenibile e responsabile. Che roba è?

Saluti a tutti cari navigatori del web. 

Oggi voglio parlarvi del tema centrale attorno a cui ruota questo blog: il turismo sostenibile e responsabile. 
Si perchè qui non si parla di turismo in generale inteso esclusivamente come domanda-offerta viaggi, pernottamento hotel, visite guidate, spettacoli ludici per intrattenimento turisti e via dicendo.
L'argomento è molto più vasto, innovativo e oserei dire ecocompatibile, con la natura, con i luoghi, con la società e con l'economia. Digitando sulla barra Google la dicitura "definizione turismo sostenibile e responsabile" , ecco le prime definizioni che appaiono e che vi riporto qui di seguito:

Riconosce la centralità della
comunità locale  ospitante e il
suo diritto ad essere protagonista
nello sviluppo turistico sostenibile
e socialmente responsabile del
proprio territorio”
 
"Rispetta tutte le componenti del sistema territoriale"
 
"Garantisce benefici
economici
nel lungo periodo"
  
"Permette una distribuzione
equa di costi e benefici"

Vi segnalo inoltre il sito dell' AITR (Associazione italiana urismo responsabile): http://www.aitr.org/

Questo post non vuol essere una lezione formale e pedante, ragion per cui andrò nel cuore del significato di queste definizioni e della mission sostenibile e responsabile.
Quante volte vi sarà capitato di ritrovarvi nel bel mezzo di discussioni del tipo: << ma guardate quella spiaggia piena di rifiuti al tramonto, un vero schifo>>.......<<che peccato quella bellissima struttura non valorizzata, in costruzione da 10 anni e ancora non si muovono per terminare i lavori>>.......<< ma certo che i turisti non vengono, non ci sono servizi sufficienti, la notte è una noia, nei ristoranti si paga troppo e si mangia poco>>.....<< ecco qua, in Sardegna sono sempre i continentali ad avere le idee brillanti, ad essere i padroni della costa.... e tutte quelle case attaccate al mare abusive...>>..... e via dicendo.
Io personalmente ho sentito varie volte questi discorsi, e avendo lavorato per due stagioni in un Infopoint turistico ho sentito le stesse (non tutte)  lamentale anche dai turisti, ma di questo parlerò in un altro post.

Ora vi racconto in forma narrativa  "Che robe è?" l' arcano mistero sostenibile e responsabile.
Senza saperlo già ne parlate! 
Un turismo che si sposa con la natura, la abbraccia, la valorizza, la rispetta, non la rovina, non la violenta, la tratta come il fiore all'occhiello e la mostra come il suo tesoro più prezioso. Ma il discorso e lo stesso "trattamento" si estende a tutti i beni, naturalistici, storico-archeologici, culturali.
La stessa comunità deve diventare la principale protagonista di questa salvaguardia e valorizzazione, ponendosi anche come potenziale operatore esconomico- turistico in vari campi, ad esempio offrendo servizi, e via dicendo. Non occorre avere fretta! Piccoli investimenti, piccoli passi, per un progetto ben più grande e strutturato in tutti i suoi obiettivi.
Il segreto per far tutto ciò? COLLABORAZIONE. Concetto fondamentale e tallone d'Achille, a mio avviso, di molti, molti operatori. Parlerò anche di questo argomento in un post completamemte dedicato.

La creazione del progetto di crescita comune va affidato a professionisti, tecnici, politici e a chi voglia far parte di questa bella avventura, in sinergia con tutti.
Molti pensano che i modi di dire siano sauperati, ma io li ritengo assiomi fondamentali della nostra civiltà. Detto ciò, affermo che l'unione fa la forza, insieme si hanno piu possibilità di creare un solido sistema integrato in questa nostra Sardegna che ancora non conosce a fondo cosa voglia dire effettivamente VIVERE DI TURISMO TUTTO L'ANNO.
Nel prossimo post parlerò di tutti gli aspetti in cui si declina la sostenibilità e le varie attivià ad esse collegate.
Per ora vi lascio alle riflessioni e ai commenti.

Buon BloggerViaggio

-C





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